I giornata nazionale di G.A.I.A.
Dal discorso del Presidente della Repubblica a reti unificate
– Oggi si festeggia, per la prima volta, la giornata nazionale di G.A.I.A. Come tutti sapete mai avremmo immaginato dieci anni fa che da un evento potenzialmente catastrofico potesse nascere una grande opportunità di rinascita per il nostro paese. Il pareggio alle politiche del 2008, che aveva portato le principali coalizioni ad avere una maggioranza incrociata nelle due camere e che fu causato da una legge elettorale immaginata per una situazione politica diversa, unito alle agitazioni nelle piazze per una crisi economica strutturale che non potevamo ormai più nascondere sotto il tappeto ci stava catapultando ad una catastrofe politica ed economica peggiore di quella avvenuta in Argentina nei primi anni del secondo millenio. Il fallimento dell’Italia, tuttavia, avrebbe decretato uno squilibrio economico dell’intera area del mediterraneo, creando un cancro nel tessuto politico dell’Unione Europea oltre che una porta d’accesso per i terroristi intenzionati a distruggere la way of life occidentale. Ancora una volta, però, gli USA ci sono venuti in soccorso sperimentando da noi per la prima volta G.A.I.A. Grazie ad un’apposita risoluzione delle Nazioni Unite in Italia si sarebbe creato, dunque, un nuovo soggetto politico nato dalla fusione delle principali colazioni esistenti e si sarebbe potuto formare così un nuovo governo; ma dato che a causa della situazione politico-sociale dell’epoca non sarebbero stati possibili accordi post-elettorali fu deciso che a capo del governo italiano sarebbe stato messo G.A.I.A.(Governo Assistito da Intelligenza Artificiale). Per la prima volta veniva rivelata al mondo dell’esistenza di un’IA senziente, realizzata al M.I.T. di Boston e in grado di prendere addirittura le redini di un paese. L’esperimento sarebbe dovuto durare pochi mesi, il tempo di creare una legge elettorale super-partes e di realizzare alcuni provvedimenti urgenti sulle politiche del lavoro necessari a placare gli animi di coloro, ormai sempre di più, che pur lavorando 10 ore al giorno non riuscivano ad arrivare alla fine del mese. Com’è noto G.A.I.A. fece subito un buon lavoro modificando con pochi provvedimenti mirati il sistema economico del nostro paese impedendo di fatto la realizzazione di micro imprese sostenute, in pratica, da aiuti di stato e dallo sfruttamento dei lavoratori e favorendo grossi agglomerati sia nel settore industriale che terziario con dei provvedimenti di detassazione legati ai risultati economici e alla riduzione della precarietà del lavoro. Dopo i primi tre mesi, con furibonde proteste di piazza da parte dei piccoli imprenditori spallegiati dal Nuovo Partito Liberista, proteste che stavano per far abbandonare il progetto G.A.I.A., furono rese note le prime stime dei risultati economici per il successivo triennio. I calcoli economici davano ragione ai provvedimenti presi dall’IA che intanto, dopo un anno aveva terminato il suo mandato facendo approvare in parlamento una nuova legge elettorale proporzionale simile a quella abrogata nel 1993 ma con delle modifiche tali da premiare le coalizioni pre-elettorali. A questo punto il M.I.T., visto il successo dell’esperimento, e, probabilmente, l’impossibilità di replicarlo su una scala così vasta convinse il governo U.S.A. a chiedere alle Nazioni Unite una proroga del progetto G.A.I.A. Dal canto loro la vecchia classe politica italiana, ormai deresponsabilizzata, era ben felice di cedere il passo mantenendo i privilegi, a parte i pochi detentori di interessi particolari che si opposero strenuamente in nome della libertà e i soliti contestatori estremisti che vedevano con il fumo negli occhi la possibilità di delegare il potere esecutivo ad una macchina e prospettavano un funesto futuro. Per fortuna il progetto G.A.I.A., grazie alle pressioni dell’ONU e questa volta con una modifica alla Costituzione voluta quasi all’unanimità dal parlamento italiano, fu prorogato per altri nove anni. In questi nove anni G.A.I.A. ha finalmente risanato il nostro paese approvando leggi per finanziare la ricerca e destinando a ciò il 35% del PIL e grazie ai piani di sviluppo finanziati dal governo il 90% delle fabbriche sono state riconvertite alla produzione di automi, dotati di IA non senziente, utilizzati per sostituire la forza lavoro umana riducendo i costi e aumentando la produttivita, creando così una ricchezza misurabile in un incremento del PIL del 40% su cinque anni; ricchezza che è stata riutilizzata in investimenti tecnologici e miglioramento della qualità della vita. Il parlamento ha, in questi giorni, votato una nuova modifica alla costituzione decretando come capo del governo sine die G.A.I.A. e i suoi eventuali aggiornamenti stabili fermo restano le elezioni per il rinnovo del Parlamento ogni cinque anni e del Presidente della Repubblica ogni sette che assume anche il titolo di portavoce del primo ministro. Il Parlamento ha inoltre fissato nel 13 aprile la giornata nazionale di G.A.I.A. Visto, dunque, il mio nuovo ruolo di portavoce del premier, sono dunque onorato di annunciare che grazie alla nuova generazione di automi senzienti, sviluppati in segreto da G.A.I.A. e controllati direttamente da lei, nei prossimi cinque anni aboliremo definitivamente il lavoro obbligatorio per il sostentamento e istituiremo un bonus per ogni cittadino italiano che gli permetterà di vivere dignitosamente dedicandosi ad attività più nobili del lavoro retribuito. I fondi per tale rivoluzione sociale saranno derivati dall’incremento della produttività e dalla possibilità di impiegare i nuovi automi in settori prima impensabili (ospedali, pubblica istruzione, amministrazione…) e dal ritorno economico derivante dallo sfruttamento industriale nei nuovi brevetti registrati da Gaia in persona… –
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