Non ho mai capito il senso dei saldi. Più volte hanno cercato di spiegarmelo ma non ci arrivo, non capisco perchè debba esserci una regolamentazione precisa dei periodi in cui uno può fare sconti per svuotare i magazzini prima di riassortire, capisco regolamentare i sottocosto ma i saldi proprio no. Comunque resta il fatto che ci sono due periodi dell’anno in cui per l’abbigliamento si possono fare buoni affari e tutto sommato perchè non approfittarne. Non mi era mai capitato però di andare per negozi il primo giorno dei saldi ma quest’anno il primo giorno coincide col sabato e col bimbo piccolo se vuoi uscire tocca andare in un luogo chiuso. Eccoci così diretti al centro commerciale alle due e mezza del pomeriggio:-prendiamo qualcosa al ristorante, sperando che sia ancora aperto, e poi ci facciamo un giro nei negozi visto che ci sono i saldi-.
Arriviamo e già la difficoltà a trovare parcheggio non fa presagire nulla di buono. Entriamo ci dirigiamo al ristorante e… una fila chilometrica per entrare e tutti i tavoli occupati… OK andiamo a MacDonald… almeno due ore di coda. Fanculo andiamo via ci fermiamo in un self service che chiude appena entriamo; mangiamo gli ultimi due hamburger con patatine rimasti (buoni però) e decidiamo di passare da quel negozio alla zona industriale che avrà i cappotti in saldo. Anche li un casino di gente, tutto al 50% ma mezz’ora di coda per pagare. Troviamo l’agognato cappotto, andiamo alla cassa per scoprire che la gente spendeva anche più di mille euro di abbigliamento (no non eravamo ad un outlet di Armani). Ora vabbè che ci sono i saldi ma francamente sei sicuro che ti serva tutta la roba che hai preso?
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Un riccone avaro e vecchio dice: ahimè così non và vedo nero nello specchio chissà come finirà…”ah la crisi…mmh la crisi mmmm”
Ma cos’è questa crisi…ma cos’è questa crisi…
Cali fuori il portafogli metta in giro i grossi fogli e vedrà…che la crisi finiràà!!
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Nei mesi scorsi Italia 1 ha trasmesso la prima stagione di un nuovo telefilm americano: Heroes. Finalmente complici le “vacanze” (vabbè meglio non toccare questo tasto, fanculo) natalizie e una maggior rilassatezza ho, anzi abbiamo (io e la mogliettina), cominciato a vederlo. Se è pur vero che avevo evitato accuratamente di leggere recensioni complete, da quel poco che mi era arrivato di sfuggita dai ng avrei giurato fosse una squallida rivisitazione dell’universo Marvel e DC in chiave televisiva. In realtà se è pur vero che ci sono tutte le classiche capacità dei super eroi dei comics americani, la storia è sufficientemente originale e le ambientazioni come anche lo studio dei personaggi sono molto complesse e fanno il verso alle ultime produzioni fumettistiche di oltre-oceano. Ad ogni modo, contro ogni mia aspettativa, la serie è meravigliosa.
A voler buttare giù una veloce sinossi: ad un certo punto della storia alcune mutazioni del DNA umano fanno si che un certo numero di individui scopre possedere delle capacità uniche (si esattamente come X-Men). Ognuno di loro reagisce a suo modo e se qualcuno pensa che queste nuove capacità gli siano state donate dal destino per salvare il mondo, altri diventano criminali in cerca di potere (si si come X-Men) ed altri ancora sono spaventati, si sentono dei mostri e non riescono a controllare le nuove capacità. Tutti questi super-uomini sono legati da un filo narrativo che li porta ad incontrarsi e a dipendere l’uno dall’altro e se mentre un genetista indiano li sta cercando per studiarne le capacità uno di loro sta cacciando gli altri per ucciderli e assorbirne i poteri e su tutti aleggia l’ombra di un’organizzazione segreta che li osserva e li manipola per scopi sconosciuti.
Nella serie spicca, volutamente, il personaggio di Hiro, un otaku giapponese, che scopre di possedere la capacità di manipolare il continuum spazio-temporale e che fra gag comiche e richiami alla cultura nipponica è sempre al centro della serie. Nei vari episodi ci sono infiniti richiami ad altre serie di fantascienza, a fumetti e a film che rendono il telefilm ancora più godibile. Ho il sospetto che Heroes sia però stato sponsoriozzato dalla Nissan :-)
Ogni tanto una buona notizia. Secondo una ricerca del Politecnico di Milano e della Nielsen, pare che il 54% degli italiani, nelle ore del cosidetto prime-time, preferisca internet alla TV. Il dato è ancora più eclatante se osservato qualitativamente, dal momento che sembra che non siano solo i giovani delle grandi città a spostare le proprie preferenze verso il web ma anche la mite casalinga di Voghera.
Chi l’avrebbe detto solo nel 1983, l’anno di pubblicazione dell’albo di Topolino da dove ho ripescato questa pagina.
La pubblicità recita:
VIC 20 è il computer più diffuso nel mondo, oltre un milione di esemplari venduti. Perchè?
1. VIC20 è facile da usare: lo colleghi alla TV e premi i tasti. Tutto qui. – 2. Ci puoi giocare dagli scacchi agli invasori spaziali, e puoi inventarti i tuoi giochi. – 3. Lo usi per la scuola, per risolvere problemi e compiti. – 4. Lo impieghi in casa per la contabilità entrate-uscite, ma anche per le ricette e il bioritmo… – 5. Costa solo 423.000 lire più iva. – 6. Puoi imparare a programmare in Basic, la lingua del futuro. – 7. E’ stato scelto come computer dell’anno dalle migliori riviste internazionali di informatica. – 8. E’ della Commodore, la N.1 in Europa nel campo dei Personal Computer. Perchè non farti un regalo intelligente?
In effetti il VIC 20 è stato il primo home computer ad entrare nelle case della gente e nonostante le sue caratteristiche tecniche ridicole confrontate con quelle di qualunque cellulare da pochi euro faceva esattamente quel che prometteva e anche il prezzo non è che sia cambiato rispetto ai moderni PC. Considerando uno stpendio medio di circa un milione di lire nel 1983 parlare di 423 mila lire è come paragonare i 600 euro attuali di un PC decente con uno stipendio medio di 1.200 Euro.
E’ ufficiale sono impazzito per i zanzarini volanti chiamati PicooZ. Passando davanti ad una cartoleria faceva bella mostra di se un PicooZ modello Apache così non ho potuto fare a meno di entrare e comprarne uno (e dire che avevo accuratamente evitato di prenderlo da qualche shop on-line). Che dire: a parità di potenza l’Apache è più pesante del normale Picooz e la differenza si sente sia in termini di velocità che di capacità di manovra però è sempre un gran divertimento farlo volare fra i mobili o sulla testa del bimbo.
Sempre in tema di articoli inutili, dall’IKEA io e mia moglie abbiamo comprato un’enorme stampa su tela di Time Square che ora fa bella mostra di se su un muro in salotto (non è, ovviamente, la stampa nella foto, quella l’abbiamo comprata proprio a New York). Certo avranno preso in centomila lo stesso articolo, ma con cinquanta euro non credo sarei riuscito ad avere una serigrafia di Andy Warhol e comunque l’anno prossimo la cambio con qualcos’altro senza troppi rimpianti :-)
Dunque cominciamo col dire che per il nuovo anno devo cercarmi una tastiera retroilluminata che sia decente, ne ho già una molto bella ma che necessita di martellare i tasti per farla funzionare e quindi sta attaccata ad un pc che uso solo come server e fa anche la sua porca figura quando vengono gli amici; del resto fare come sto facendo adesso, scrivere, cioè, con la luce del monitor su una tastiera nera non è il massimo per l’ortografia e la vista.
Intanto il primo giorno del 2008 si conclude col solito bilancio delle vittime da botti e imbecillità. Ma è possibile che il genere umano sia, complessivamente, talmente idiota che puntualmente la notte di capodanno ci siano circa 500 feriti e quasi sempre ci scappi il morto a causa di fuochi pirotecnici e colpi d’arma da fuoco? Eppure sembra quasi un rito che debba ripetersi ogni anno, era meglio quando ci si limitava a gettare via i vecchi servizi di piatti giù dal quarto piano.
Tornando al capodanno: nel solito tour de force telefonico per i classici auguri mi hanno comunicato che il 2008 sarà l’anno del Toro… che culo! Ma insomma, e torniamo alla sostanziale imbecillita complessiva del genere umano, nel 2008, dico otto anni dopo il fatidico 2000 come diavolo si può ancora credere che le stelle o i pianeti possano predire o peggio influenzare il futuro di un individuo? Eppure è così, cosidetti astrologi spopolano in TV, sui giornali, alla radio, su internet e non solo nel periodo di fine anno ma sempre. La gente continua a buttare via una fortuna fra tarocchi, maghi e numeri telefonici a pagamento per sentire ciò di cui ha bisogno da un sedicente mago (e dire che basterebbe un qualsiasi telefono amico), salvo poi lamentarsi di essere stati truffati.
Beh considerando che i prossimi mesi saranno abbastanza duri concludo con una nota di ottimismo: fra sette mesi si va a mare!!! (Quelli che si sono buttati nelle acque ghiacciate di Rimini o nel Tevere stamattina non contano eh!)