E’ tutta la sera che mi frulla in testa la sigla di Spazio 1999 cantata dagli Oliver Onions, quella che fa: c’è un mostro che distrugge tutte le astronavi, riduce in 1000 pezzi missili e robot… l’ho ascoltata stamattina insieme al pupo per calmarlo (aveva fame e sonno) su di lui ha funzionato bene ma io ne sono rimasto “colpito”. MI sono ricordato di quando, da piccolo, avrò avuto cinque-sei anni, guardavo le avventure di Maya in Spazio 1999; non delle mille volte che ho rivisto gli episodi negli anni, ma proprio dei pomeriggi passati insieme a mio padre a guardare la TV. Mi sono ricordato di quella volta che, a mio padre chiesi, cosa significasse “DANGER”, parola che avevo letto guardando una puntata del Grande Mazinga, e di mille altri episodi simili. Ora mi trovo io a fare il padre, il mio bimbo cresce ogni giorno che passa e non sono certo di essere all’altezza come lo è stato il mio vecchio. Oggi per la prima volta ha detto “papà”, o meglio qualcosa tipo mpa….pa…, non credo che si riferisse a me, ne che fosse un’espressione consapevole, magari voleva dire pappa (costa meno comprargli una tutina) ma tanto è bastato per saltare dalla gioia, specialmente perchè deve ancora articolare un qualcosa che somigli a “mamma”. Comunque è bello vederlo crescere e sarà ancora più bello insegnargli le cose, spero solo di non essere troppo vecchio.

La bellissima Lynda Carter nei panni di Wonder Woman Con tutti i ritorni di vecchie serie TV al cinema o sul grande schermo in alcuni casi con un successo strepitoso e una qualità indiscutibile (Battlestar Galactica) e in altri casi con flop clamorosi (La Donna Bionica) non poteva mancare una vecchia conoscenza già portata sul piccolo schermo negli anni ’70 e che ora fa il salto sul grande schermo. Parlo di Wonder Woman interpretato nella serie originale (dalla seconda stagione) dalla bellissima e statuaria Lynda Carter. Anche se il progetto è stato ufficialmente sospeso a causa dello sciopero degli scrittori USA fra non molto tempo vedrà la luce “Justice League of America”, un film che riunirà insieme i vari supereroi della DC Comics. Quindi vedremo Superman, Lanterna Verde, Batman, Acquaman, Flash e poprio lei l’eroina resa celebre dal telefilm degli anni ’70 Wonder Woman che sembra sarà interpretata da Megan Gale. Certo la cangura della Vodafone sembra avere “le physique du role” per prendere il posto che fu di Lynda Carter, ma la vedo dura, per lei australiana, entrare nel cuore dei fan americani dell’incarnazione di un personaggio con il costume a stelle e strisce.
Il 2008-2009, poi, potrebbero essere gli anni dei Supereroi; pare che oltre al film sulla “Lega della Giustizia” con gli eroi della DC Comics ci sarà il ritorno di Hulk e l’arrivo al cinema di Iron Man con dei possibili crossover fra i due film che fanno pensare che a breve avremo anche un film con una reunion dei vari supereroi dell’universo Marvel.

Time Bokan è il nome di un ciclo di anime realizzato dagli studi di animazione Tatsunoko, partito nel 1975 che continua fino ad oggi con la sua nona serie, la riproposizione della più nota delle Time Bokan: Yattaman.
Ho appena avuto la possibilità di vedere il primo episodio in giapponese della nuova serie di Yattaman (purtroppo uno dei creatori della serie, Jinzo Toriumi, ci ha lasciato in questi giorni) e che dire… a parte il flusso di ricordi alla girella l’anime è esattamente la stesso di oltre 25 anni fa con, forse, Gan-Chan e Ai-Chan ancora più imbecilli di un tempo e un trio Drombo assolutamente strepitoso, dopo essersi separato alla fine della serie originale inconsapevole che si sarebbe riunito dopo pochi metri… beh c’è voluto più del previsto per percorrere quel pezzo di strada ma eccoli con Miss Dronio eccitante come un tempo e con i giocattoli strampalati di Boyakki proprio come allora.
E a proposito di giocattoli e giapponesi, un’altra news dallo spazio(e sono tre in tre giorni). Un progetto giapponese porterà in orbita il primo aereoplanino di carta, non non è uno dei “robot sorpresa della settimana” ma tutto nasce dall’idea di Takuo Toda del Japan Origami Plane Association che ha convinto l’università di Tokyo a sponsorizzare l’iniziativa. Così dalla ISS, adeguatamente trattato, decollera un vero aereoplanino di carta. Scopo della missione studiare “Aerei Spaziali” obiettivo, velatamente dichiarato, stimolare i sogni e la fantasia dei bambini.

Da piccolo volevo fare l’astronauta. Tutti i bambini, negli anni settanta, volevano fare l’astronauta, c’era ancora nell’aria il sapore della corsa allo spazio, la Luna era stata raggiunta da poco e sembrava che 2001 Odissea nello Spazio non fosse poi così fantascientifico. Oggi i viaggi spaziali sono quasi un ricordo lontano (non so più nemmeno a quando hanno rinviato il lancio dello Shuttle) e i bambini da grande vogliono fare i calciatori, non perchè gli interessi il “pallone” ma per potersi riciclare in personaggi televisivi usa e getta.

Intanto arriva dal museo di Storia Naturale di New York la presentazione da parte di Richard Branson della SpaceShiop Two: una vera e propria navetta spaziale in grado di portare in orbita fino a 6 passeggeri già dal 2009. Il costo di 200.000 dollari ovviamente non è accesssibile ai più, ma quale modo migliore di spenderli? Sarà una trovata pubblicitaria, una scommessa commerciale o vero e proprio spirito pioneristico ma dopo quella statua su Marte un’altra notizia piacevole. Stephen Hawking comunque si è prenotato :-)

La Statua su Marte Da sempre gli alieni nell’immaginario collettivo hanno dimorato su Marte, il pianeta del sistema solare più simile alla Terra se pure inabitabile. Da sempre le missioni spaziali hanno cercato invano vita sul pianeta rosso. Anni fa foto dall’orbita rivelarono la scultura di un faccione gigante poi smentito dalle foto effettuate nelle orbite successive. Oggi le sonde Spirit e Opportunity eredi del Pathfinder che ci aveva appassionato un po’ di anni fa scorazzano liberamente su Marte alla ricerca di forme di vita e proprio da Spirit ci proviene un’immagine che mostrerebbe una statua di donna fra le sabbie marziane. Giochi di ombre, manipolazioni… la foto proviene dal sito della NASA che ovviamente non rilascia commenti, qualunque cosa sia è sempre affascinante pensare alla possibilità di altre forme di vita da qualche parte.]]>