Ultimamente ho un po’ più di tempo da dedicare alla TV e dopo un po’ di repulsone iniziale, complici i newsgroup tematici che ne hanno sempre parlato male, ho cominciato a guardare Enterprise, la serie di Star Trek che narra le origini della Federazione. Dopo averne visto tutte le quattro stagioni non posso fare altro che dire che la serie è, tutto sommato, ben fatta e godibile sfatando il mito che la vorrebbe la peggiore serie trek di tutti i tempi (titolo questo che, nostalgia a parte, spetta sempre alla TOS di Kirk & co.). La pecca principale della serie è sicuramente quella di non rispettare la continuity delle quattro serie che l’hanno preceduta, introducendo spesso situazioni che contraddirranno gli eventi futuri narrati nelle altre serie, anche se per me la cosa più seccante è la terza stagione, praticamente un unico film lungo 24 episodi. Tuttavia il capitano Archer interpretato magistralmente da Scott Bakula (vecchia conoscenza della Sf televisiva) riscatta pienamente certe cadute di stile con una vulcaniana tettona e troppo incline alle emozioni. Nel complesso una bella serie, non certo un capolavoro ma da vedere.
Aprile tempo di elezioni. Uno contro l’altro i due poli opposti e complementari si battono alacremente per scegliere chi deve sedere sullo scranno del vincitore, chi deve governare un paese fatto di vecchi giovani e giovani vecchi, un paese di ipocriti e bugiardi, un paese dove ha ragione sempre chi la spara più grossa. Insulsa la campagna elettorale con un finale divertente e surreale che segna l’inizio della primavera… no… non la primavera per un’italietta all’amatrisciana ma proprio quella metereologica. Arrivano finalmente dopo un lungo e malinconico inverno le belle giornate e qualunquisticamente penso che tanto sono tutti uguali e alla fine, al limite, è una questione di simpatie e che in ogni caso fra pochi mesi me ne andrò a mare, che si appresta un lungo periodo di ponti nel week-end e che questa estate farà un giro nel nord Europa.