Viviamo un epoca di grandi drammi e forti incertezze, come è sempre stato e forse anche meno. Il mondo è pieno di cattivi e sporchi terroristi che amano farsi saltare in aria e di tanti buoni e onesti cittadini che guardano i reality show. Intanto mentre masse di gallinelle urlanti accorrono al provino altre ragazze decidono che aiutare il prossimo può essere più gratificante che un viaggio dal Papa a Lourdes.
L’altra sera una signora mi ferma per strada e mi chiede aiuto, si sente male o più probabilmente è molto sola. Ci parlo cerco di capire; ha bisogno di attenzioni e forse si sente male davvero, chiamo il 118 ma hanno i loro problemi, fermo una pattuglia della polizia. Ragazzi la signora lì si sente male e loro corrono in soccorso. Tutto e bene quel che finisce bene e vado all’appuntamento con degli amici. Parliamo di due ragazzi da poco sposati che stanno per mollarsi, lui forse non vuole crescere e lei non vuole farsene una ragione; una storia ormai finita o forse nemmeno cominciata, una strada percorsa fino in fondo perchè troppo stretta per tornare indietro, un ostacolo alla fine che è più di un muro e questa volta ci sarà poco da berci su. Ma il mondo va così, imbocchiamo percorsi conosciuti credendo che così sia più facile e ci accorgiamo sempre troppo tardi di guardare la vita dai finestrini di un treno in corsa sperando che alla fine ci sia una stazione e un pasto caldo ad aspettarci.
Scrivere qualcosa di sensato su qualcuno solo perchè ne bisogna disquisire in un contesto conviviale è faticoso, artefatto e profondamente stupido.
Della gente \”comune\” poi si parla bene solo quando muore per mettersi a posto la coscienza e perchè poi sta male sparlare dei morti, dicono…
Dunque non rimane che parlar male di lui cominciando col dire che il ragazzo e’ terribilmente egocentrico. Vuole, infatti, essere messo sempre al centro dell’attenzione e questo stesso testo lo dimostra; se fosse nato donna avrebbe fatto la velina sculettante se soltanto questo non fosse contrario ai suoi principi, si perchè lui poi è un uomo di principio. Non importa quanto i principi siano sciocchi o anacronistici lui continua a seguirli; al limite ciò sarebbe anche positivo se non fosse che per fortuna o purtroppo non si possono scrivere regole generali di comportamento senza tener conto della realtà. Alla fine più che un uomo di principio si potrebbe tranquillamente affermare che c’ha la testa dura, sperando che non scopra che certi muri sono fatti di cemento. Adesso però e’ cambiato, qualcuno certamente dirà che è maturato altri diranno ovviamente che è peggiorato, io penso che si stava meglio quando si stava peggio, ma questo lo diceva anche mio nonno. Certo quando siamo alle prese coi problemi quotidiani e pensiamo che stiamo sprecando energie e tempo prezioso nel confrontarci con la vita, mentre potremmo, meglio e con maggior profitto, impiegarli in cose ben più astratte e meno rischiose, ci si incazza e si peggiora o peggio ancora si cresce e si matura. La domanda è cosa ne è stato di lui. Beh per gran parte è ancora fra noi nonostante cerchi a tutti i costi di nascondersi in questo inganno al celibato (cit.) che ancora per un po’ in un modo o nell’altro ci riguarda tutti; di sicuro di lui rimane l’ottimismo che lo porta a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno invece di riempirlo.
Questo testo è stato concepito come una specie di discorso da fare per un’occasione speciale, ma non verrà letto, almeno non da me, perchè tanto lui lo sa già.
Estate, caldo tropicale, afa, costumi da bagno…
Strano periodo quello in cui gli stessi che parlano del caro euro affermano che ci sono le code in autostrada mentre tutti quanti vanno in giro con le pinne, il fucile e gli occhiali a farsi centinaia di chilometri fino al litorale meno inquinato più vicino che tanto conviene più che prendere un gelato.
L’abitudine pero’ vale più della realtà, il mondo si ferma senza motivo alcuno, la gente rallenta e in ricordo di tempi andati chiudono i negozi ma le città sono piene, tanto ci sono gli ipermercati anche la domenica e ci si consola con la sagra del cazzabbubbolo in provincia che poi i ristoratori con la margherita a sei euro si incazzano per la concorrenza sleale.
Come cambia in fretta il mondo.
…no così tanto per dire…
Mi alzo al mattino con una nuova Illusione,
prendo il 109 per la Rivoluzione,
e sono soddisfatto Un poco saggio un poco matto
Penso che fra vent’anni finiranno i miei affanni
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po’
e mi accorgo che son solo,
in fondo è bella però è la mia età e io ci sto
Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo,
puoi salire In teleferica
su un grattacielo e farti un uovo,
io cerco il rock’n’Roll al bar e nei metrò,
cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po’
e mi accorgo che son solo,
In fondo è bello però, è il mio Paese e io ci sto
Mi dicono alla radio statti calmo statti buono
non esser scalmanato stai tranquillo e fatti uomo
ma io con la mia guerra voglio andare ancora avanti,
e costi quel che costi la vincerò non ci son santi
Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po’
e mi accorgo che son solo,
ma in fondo è bella però è la mia guerra e io ci sto
cerco una donna che sia la meglio
che mi sorrida al mio risveglio
e che sia bella come il sole d’agosto
intelligente si sa
ma in fondo è bella però è la mia donna e io ci sto
Per la prima volta dopo anni gli invasi della Puglia sono stracolmi di acqua; c’e’ stata tanta pioggia quest’anno che i raccolti di ciliege sono andati irrimediabilmente perduti… maledetti luoghi comuni…
Comunque questo e’ il primo week end veramente caldo della stagione e non posso andare al mare perche’ devo andare a votare. A dire il vero avevo cercato di dimenticarmene evitando accuratamente la TV e mettendo i paraocchi per non vedere le migliaia di manifesti che hanno deturpato le città, ma proprio oggi mi è arrivato un sms che mi ricorda come e quando votare. A questo punto che altro mi resta da fare, se non rinunciare alla sabbia nera del mare di Zapponeta, per evitare di sentirmi in colpa… Mi tocca, dunque, decidere chi votare. Non e’ che io non abbia le idee chiare sono loro che non le rappresetano se non in maniera frammentaria; per ora ho solo deciso per chi non votare. In realtà il vero problema è il sistema elettorale, l’ho sempre detto che e’ meglio il proporzionale, destra-sinistra, mare-montagna, cerne-pesce… così mi sembra limitante; pare però che questo non sia un problema per molti, e un po’ come il calcio uno contro uno e due tifoserie che si fronteggiano, da una parte tutti amici dall’altra solo nemici. In fondo, forse, è meglio così; è un modo come un altro per scaricare le tensioni in un paese democratico quanto basta da garantire l’alternanza… o almeno così e’ sempre stato.