Cantor
del peto sono
la mia non è pazzia,
dal buco emetto un tuono
l'ho fatta e così sia
Peto
in continuazione
con rara leggiadria,
provo soddisfazione
a farla quà e lavìa
Se
sento l'impellenza
del ventre mio ripieno,
emetto flautolenza
che fischia come un treno
Io peto per passione
parente son del vento,
l'assurda deiezione
d'aroma è un gran portento
Non posso imprigionare
quest'impeto d'amore,
i peti s'an da fare
con tanta dedizione
E tu che ti vergogni
del suono suo perfetto,
sfinterici bisogni
ti riempiranno il retto
E non domare affranto
la tua potente dote,
perché la vita è un canto
e i peti son le note.
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