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VASO DI PORCELLANA
(25/11/97)

Una donna conosce
le brevi, insensate
parodie che convergono
nel silenzio filamentoso
ch illumina il suo firmamento.
Prevede con accurata pazienza
la gioia inaspettata
e la sua effimera presenza.
Sorseggia con piacere attento
le pulsioni feline
che squarciano il velo
delle sue pupille,
in una fervida linea
di luce e fuoco che disegna
i contorni del suo corpo.
Una donna sà restare inascolto,
placida come una reliquia,
serena e preziosa come un vaso di porcellana,
silenziosa e accogliente come un convento
dalla solide, umide mura.
Pura, lei ascolta, quel che non è puro,
casta, lei assapora, quel che non è casto.
S'inchina alla festa dei suoi sensi
con la maestà di una regina
e la nitidezza di una preda.
Spoglia di ogni fetida arretratezza
sincrona ad ogni più ardua carezza
licenzia la sua nitidezza
nel silenzio, mite ed accorto,
del suo ascoltare assorto.

 

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Ultimo aggiornamento 04.02.2001