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Da POESIE
E PENSIERI - I QUADERNI
Quaderno n° 8
Quindici vite trascorse tra il sole e la luna ridente.
Quindici volti, nessuno nel cuore e tutti nella mente.
Quindici volti che sanno damore fatto per niente.
Quindici notti trascorse a parlare e ascoltando la gente.
Cè stato il più forte, invidiato, che ha imparato
a strisciare come
un serpente.
Cè stato lilluso a pugno chiuso che ha aperto
il suo pugno e ha
visto soltanto nullaltro che niente.
Cè stato lamore, o meglio il rancore di un
gioco perdente.
Cè stato il ricordo, che serbavo nel cuore come lama
tagliente.
Quindici mesi trascorsi nellombra di un gioco perdente.
Quindici anni e son tanti i volti della solita gente.
Quindici secoli in un solo momento, eppure le ore son lente.
Senza il tuo aiuto avrei aperto le mani e perso anche il mio niente.
Senza di te forse avrei accettato il mio gioco perdente.
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