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Da CANZONI
"JENNY
J."
Lalba si aggrappa sulla città
folletti e foreste incantate già dissolte a metà
e noi che guardiamo lontano dentro di noi,
lasciandoci dietro una notte da lupi
e questo giardino di fate appassite
e questo deserto, granelli di storie finite.
Povera, candida fata turchina
che attende il suo principe con la scarpina,
fata soltanto passata di moda,
che sfoglia ogni giorno la sua margherita,
che passa le ore davanti allo specchio,
che sogna il suo principe azzurro per tutta la vita.
Quanta la gente che inciampa e che cade
camminando coi piedi per terra, senza le spade.
Ma tu non li vedi e loro non vedono te.
Non è più tempo di fate, oramai.
No, Jenny, non è più tempo di eroi.
Ti ricordi quel sogno? Beh, non ne ho più bisogno.
Ora sono soltanto e solo fatti miei.
Ti ricordi quel giorno? Vecchia favola senza ritorno,
fata non eri e neanche adesso lo sei.
Mia cara Jenny, mia cara Jenny, o Jenny J.
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