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DIPINTO

Vorrei essere una foglia spazzata dal vento
per poter in un soffio visitare il mondo.
Vorrei essere un gabbiano con le ali spiegate
per sorvolare gli oceani e immergermi nel vento.
Vorrei avere un pezzo di azzurro nel cuore
per poterlo ogni tanto respirare
senza dover aspettare un nuovo mattino.
Vorrei che il verde spumeggiante dei cespugli
colorasse un po' anche me
senza che le loro spine mi graffino la pelle.
Vorrei che il profumo delle margherite appena colte
dell'erba pestata di fresco
impregnasse il grigiore del mio umore.
E' come se dipingessi una tela:
guardo fuori dalla finestra
e con le parole dipingo colori, ricordi
una serie di ricordi strappati, sgualciti, sbiaditi
come biglietti arrotolati, dimenticati
messi in ombra dalla frenesia di cose prese troppo sul serio.
Sono triste,
e nel giallo del sole che colora i palazzi
nel verde dei prati screziati di terra
nell'azzurro del cielo che aspetta la notte
respiro una tranquillità leggera;
mi cullo nel silenzio
come quando da bambina
un po' triste e un po' sola
tornavo da scuola ...
Ecco, il momento magico è passato
l'azzurro lascia posto al rosa
e il sole ha smesso di incendiare le case
lo attende un nuovo mattino
in qualche altra parte del globo
ed io un po' lo invidio:
lui non conosce la notte,
ogni tramonto è un alba,
ogni crepuscolo un nuovo mattino,
un enorme sorriso che riscalderà altre cimase
infreddolite dalla notte.
Luci artificiali
ora illuminano l'asfalto lucido.
Non ci sono stelle questa notte
e non c'è ragione di cercarle:
quel po' di sole che mi è rimasto dentro
mi riscalderà!

 

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Ultimo aggiornamento 07.01.2001