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IL BRUTTO ANATROCCOLO

Saltella
qua e là,
triste e solitario
nel suo stagno
di nulla.
Qualcuno
lo guarda
e lo deride,
rivelandogli
la sua diversità.
Piange:
solo, disperato,
travolto
da un vortice,
sospeso nel vento
impetuoso
del dolore;
non saprà mai
perché, per chi,
per come…
lui non è anatroccolo,
ma non diventerà
mai
uno stupendo
cigno bianco
invidiato dai suoi fratelli…
resterà sempre,
come me,
un inutile,
stupido,
caso a parte…

 

 

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Ultimo aggiornamento 11/12/2000