CHIEDIMI
SE SONO FELICE
Italia,
commedia 110 minuti
Regia:
Aldo, Giovanni, Giacomo, Massimo Venier
Interpreti: Aldo, Giovanni, Giacomo, Marina
Massironi, Silvana Fallisi, Antonio Catania, Beppe Battiston
Sceneggiatura: Aldo, Giovanni, Giacomo,
Massimo Venier, Paolo Cananzi, Walter Fontana
Direttore della fotografia: Arnaldo Castinari
Scenografia: Eleonora Ponzoni
Costumi: Elisabetta Gabbioneta
Montaggio: Claudio Cormio
Musiche: Samuele Bersani
Produttore: Paolo Guerra
Distribuzione: Medusa film
Terzo
film del trio di comici Aldo Giovanni e Giacomo, idoli di una nuova
comicità non volgare, nata e cresciuta nei teatri, e venuta alla
ribalta grazie alla televisione, che sempre più spesso lancia
comici che poi si improvvisano attori. Non è il caso di questo
trio, il quale di gavetta nel mondo del teatro ne ha fatta molta, e
che ripropone ancora una volta un film che nasce da una storia sull'amicizia,
perno fondamentale dell'unione e
della solidità di questi tre attori.
La storia nasce un po' dalla realtà autobiografica e un po' dalla
genialità di questi artisti, che ci presentano tre attori, come
loro, che squattrinati ma uniti, cercano di mettere insieme una famosa
tragedia "Cirano" di Moliere e l'amore per una donna
(la bravissima Marina Massironi) che riesce a traviare la loro unione,
fino a farli dividere e odiare, e un finale a sorpresa.
Certo si deve prendere atto del fatto che questi comici sono molto bravi
a creare situazioni, e riescono a rendere una storia in apparenza semplice,
ricca di sfaccettature. Ciò nonostante, ogni tanto sembra che
ci si affidi solo alle capacità espressive di Aldo, che in questo
film, più che in altri, sembra essere protagonista, ma a quanto
pare è forse il mezzo migliore percoprire parti di una storia
che altrimenti risulterebbero noiose.
Solida la colonna sonora, che riscopre la bellezza delle melodie italiane
di Samuele Bersani; azzeccate le scenografie, che ricalcano quella ricerca
dei luoghi comuni ma insoliti, alla riscoperta dell'italia; pregievole
la serie di gags e di cambi di scena, coniugati in giusti tempi cinematografici,
che non fanno perdere l'attenzione allo spettatore, e una sana riscoperta
della commedia italiana; ma da elogiare c'è soprattutto l'interpretazione
di Aldo,
che dimostra che la celebrità si costruisce con gran lavoro.
Insomma un film da vedere, per le risate, ma anche per i sentimenti
che queste nascondono, e forse per una volta l'ilarità dimostra
che chi ride, di cuore e con gusto, sa anche pensare e magari commuoversi.
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aggiornamento 28/02/2001