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BILLY
ELLIOT
(BILLY ELLIOT)
Id,
Gran Bretagna, 2000
Regia:
Stephen
Daldry
Interpreti: Jamie Bell, Julie Walters, Gary
Lewis, Jean Heywood, Jamie Draven
Sceneggiatura: Lee Hall
Fotografia: Brian Tufanol
Coreografia: Peter Darling
Produzione: Greg Bremman, Jon Finn
Distribuzione: UIP
Durata: 1h e 40'
Il
film è stato la rivelazione dell'anno in Inghilterra e devo ammettere
che ha sorpreso molto anche me. Sinceramente non ero molto disposto ad
andare al cinema per guardare questo film anche perché in questo
periodo le pellicole interessanti in uscita sono diverse, comunque sono
andato ed è stata sicuramente un'ottima idea. Questo "Billy
Elliot" riesce a prenderti e a farti provare diverse sensazioni che
raramente sul grande schermo si provano. Alcuni pezzi sono struggenti
e in altri si ride di gusto, con la nonna che strappa sorrisi ad ogni
sua apparizione.
La storia è quella di un ragazzo che vive una situazione famigliare
non facile: sua madre è morta, fratello e padre lottano strenuamente
con il sindacato per il loro lavoro di minatori, ci sono pochi soldi,
Billy è un ragazzino sensibile che scopre di avere una passione
irrefrenabile per la danza. Lascia il pugilato (dove è una frana)
per dedicarsi alla scuola di ballo e trova un'insegnante che vede in lui
grandi possibilità. Billy non dice nulla alla sua famiglia, che
non accetterebbe mai il fatto che un uomo si dedichi ad un'attività
che è prerogativa principale delle donne. Per il genitore e il
fratello la cosa è intollerabile e si adatta più ad un "finocchio"
che ad un vero uomo. Billy comunque continua a ballare anche se non può
tenere il segreto per molto e ben presto viene scoperto dal padre che
reagisce violentemente negandogli ogni rapporto con l'esterno. Billy,
rincuorato anche dall'amichetto gay, continua di nascosto a dare sfogo
alla sua passione e spinto dalla sua insegnante decide di partecipare
alle selezioni di una rinomata scuola di balletto. I problemi però
non saranno terminati fino a quando non riuscirà a convincere che
quello che sta facendo è la cosa giusta.
Il quattordicenne Jamie Bell è bravissimo e dimostra anche di essere
un buon ballerino (ha cominciato a prendere lezioni di danza a sei anni),
riesce a farci venire un nodo alla gola quando parla del ricordo della
madre e quando dimostra tutta la sua passione per un'arte che nella piccola
mentalità del suo paese non è vista di buon occhio. Di contro
ci fa provare una grande gioia quando si muove a ritmo di musica dimostrando
tutto il suo straordinario talento, è bravissimo a passarci quella
"elettricità" e leggerezza che il personaggio prova quando
si esprime ballando. Insomma, un film di grandi sentimenti e di ottime
sensazioni che eleva ancora una volta (dopo Full Monty) il cinema inglese
portandolo nell'olimpo della cinematografia, lacrime assicurate per tutti
gli spettatori sensibili, accompagnate da tante trepidazioni per il futuro
del giovane protagonista e dalla scarica di adrenalina che il suo ballare
ci fa provare. Detto poi da uno che non ama particolarmente il balletto
si può trarre la conclusione che questo film vale veramente il
prezzo del biglietto. Ottimi anche gli altri attori e il regista che ci
regala inquadrature sempre ben fatte. Un particolare riconoscimento al
coreografo Peter Darling che fa muovere Billy in maniera ottimale (naturalmente
questa è una sensazione assolutamente personale perché il
sottoscritto non ha nessun tipo di competenza sulla danza). Consigliato
in particolare a chi ama i film sentimentali, questo, è veramente
ben riuscito.
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