Io
sono nato nel 1973 e come molti bambini di quel periodo ho passato molto
tempo fra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta a
guardare in TV i cartoni animati.
Quello
è stato un momento magico; cominciavano a nascere le prime TV private
e i palinsesti pomeridiani erano infarciti di splendidi cartoni animati
che ho scoperto dopo essere Anime cioe' serie di animazione tratte dai
manga giapponesi.
Io
praticamente guardavo solo quelli anche perche' tutte le altre produzioni(quelle
americane in testa) non mi piacevano per niente (e a quella età
non poteva essere una questione di snobismo è proprio che non mi
piacevano)
In
quegli anni, mi ricordo, cominciavano a infuriare le polemiche sulla pericolosita',
per la salute mentale delle future generazioni, di questi violenti prodotti
della cultura nipponica che sfociarono anche in interrogazioni parlamentari
per la messa al bando di Goldrake (sigh)
Sono
passati venti anni e non mi sembra che viviamo in un mondo piu' violento
di quanto lo fosse negli anni settanta, tuttavia le polemiche nei confronti
dei cartoni animati giapponesi continuano. Le anime (e i manga) vengono
accusati di essere violenti, volgari, disturbare il sano sviluppo della
sessualità dei bambini e si è arrivati perfino a richiedere
il ritiro dalle edicole italiane del manga Dragon Ball.
Purtroppo
si dimentica che la cultura giapponese non è come quella italiana
e si tende ancora una volta a censurare queste diversità non considerando
il fatto che le anime giapponesi non sono prodotti per bambini o meglio
che le anime hanno target differenziati per età. In Italia le televisioni
acquistano una serie di animazione nipponica compiono un primo scempio
col doppiaggio e l'adattamento, tagliano le scene che possono risultare
sgradite alle associazioni di genitori(che per carità hanno tutto
il diritto di tutelare i più piccoli) e alla fine, dal momento
che il risultato di tutto ciò non ha più alcun senso logico,
pensano bene di cambiare anche la storia e mandano tutto in onda alle
quattro di pomeriggio.
A
queste condizioni, forse, sarebbe meglio che le
Tv italiane trasmettessero le Anime al di fuori della fascia protetta
(che mi pare durare fino alle 23.00 ora in cui se avessi un figlio sarebbe
a letto da due ore almeno e senza televisore in camera) e che lasciassero
all'interno di questa fascia tutte quelle trasmissioni ad "alto contenuto
culturale" infarcite di insignificanti storie personali e contornate
da corpi umani femminili che si agitano sgraziatamente.
Ma
e' davvero tutta colpa dei programmatori di palinsesti televisivi?
Spesso
leggendo i newsgroup di fantascienza o di cartoni animati si trovano discussioni
relative a come ottime serie di SF o splendidi Anime vengono trattati
nei palinsesti televisivi italiani e la rabbia per l'ennesima sospensione
del programma preferito (che già andava in onda in prima visione
alle due di notte con programmazione casuale) o l'ennesimo taglio al bacio
di Lady Oscar fanno gridare imprecazioni nei confronti della televisione
del Bel Paese. Tuttavia io mi convinco semre più che la colpa di
questo stato di cose vada attribuita a una ipocrisia di fondo della popolazione
italiana.
La
gente in generale non parla coi propri figli non perchè non ne
abbia il tempo (come ama affermare) ma semplicemente perchè non
ne ha voglia e soprattutto perchè non ha niente da dire loro: così
i poveri bambini vengono sbattuti di fronte al video e abbandonati a se
stessi e alla propria balia virtuale. Ogni tanto però una mamma
o un papà, volgendo distrattamente lo sguardo al televisore, vede
Ken Shiro che fa esplodere un tizio brutto, grosso e cattivo usando un
solo dito e si apre un dibattito sulla violenza delle serie giapponesi
che sono colpevoli di ogni tipo di devianza giovanile dalle (presunte)stragi
del sabato sera al
lancio dei sassi dai cavalcavia. E mentre prosegue il dibattito, magari,
quella stessa gente che lo ha innescato passa le serate a guardare quiz
televisivi, immedesimandosi nell'illuso di turno che spera di vincere
un pacco di soldi, o trascorre il suo "prezioso" tempo a spiare
dal buco della serratura del proprio caminetto elettronico.
Spero
un giorno che questo stato di cose possa cambiare ma purtroppo ne dubito...la
maggior parte di coloro che come me passavano i pomeriggi a vivere insieme
a Goldrake o meglio Grendizer le sue straordinarie avventure, ahimè
sono stati assimilati dal sistema...
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